Firenze, 9 ottobre 2015
n articolo scientifico pubblicato prima della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi mostra come seguire una dieta salutare per l’osso nel corso della vita ci aiuti a proteggerci dall’osteoporosi in tarda età.
Tanto da giovani, quanto da vecchi, la nutrizione può fare la differenza per quanto riguarda la salute dello scheletro e influenzare la possibilità di vivere una vita indipendente, in movimento, libera da fratture in tarda età. Questo è il contenuto chiave di un nuovo articolo scientifico, opera di esperti di primo piano nel campo degli studi sulle ossa e sulla nutrizione, pubblicato pochi giorni fa nella rivista Osteoporosis International, come anticipazione della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, il 20 ottobre.
L’articolo riporta gli ultimi risultati relativi alle esigenze nutrizionali di madri, bambini e adolescenti, adulti e anziani, in relazione allo sviluppo e al mantenimento di uno scheletro sano. Ponendo particolare attenzione su calcio, vitamina D e proteine, mostra come un adeguato apporto nutrizionale di questi e di altri micronutrienti attraverso la dieta può aiutare a raggiungere gli obiettivi primari per una buona salute delle ossa:
Il raggiungimento di potenziale genetico per il picco di massa ossea nei bambini e negli adolescenti
Evitare la perdita prematura di osso e il mantenimento di uno scheletro sano negli adulti
Prevenire e curare l’osteoporosi negli anziani
La Professoressa Maria Luisa Brandi, presidente della Fondazione F.I.R.M.O., ha dichiarato: “Questo nuovo rapporto dimostra quanto sia importante la nostra alimentazione per la salute delle ossa per tutta la vita. Infatti, l’alimentazione gioca un ruolo chiave nello sviluppo di uno scheletro sano anche prima della nascita. Una dieta sana della madre, così come i giusti livelli di vitamina D, portano a sviluppare una maggiore massa ossea nei figli”.
La relazione sottolinea inoltre come gli stili di vita che portano a una cattiva alimentazione e carenza di nutrienti sono in aumento preoccupante in ogni età, ma in particolare nei bambini. Latte e prodotti lattiero-caseari sono la principale fonte di assunzione di calcio per la maggior parte dei bambini, ma in tutto il mondo nel corso degli ultimi decenni è stato osservato un calo del consumo di latte. Inoltre, tra i giovani è diffusa anche l’insufficienza di vitamina D, il che ha portato in diversi paesi a raccomandazioni per la somministrazione di supplementi per neonati e bambini piccoli. Ma scarsa assunzione di calcio e vitamina D sono purtroppo diffuse anche tra adulti e anziani di tutto il mondo. Per un numero considerevole di persone inoltre il rischio di frattura aumenta anche a causa del consumo eccessivo di alcol, del fumo, e di un indice di massa corporea molto alta o bassa (BMI).
L’articolo espone anche l’impatto che ha la nutrizione sulla prevenzione delle cadute e delle fratture negli anziani, il segmento di popolazione più rapidamente crescente e più colpito da osteoporosi. Un deficit di assunzione di proteine, così come la malnutrizione, tristemente comune nelle persone anziane, possono influenzare negativamente la loro salute delle ossa e dei muscoli.
L’articolo integra una relazione completa dal titolo Alimentazione sana, ossa sane: come i fattori nutrizionali influiscono sulla salute del sistema muscolo scheletrico nel corso della vita che è disponibile on-line e gratuitamente scaricabile all’indirizzo: http://www.fondazionefirmo.com/report_iofs
Link all’articolo ‘Life-course Approach to Nutrition’
http://link.springer.com/article/10.1007/s00198-015-3288-6