Osteoporosi: da Senior Italia FederAnziani
e FIRMO al via screening nei centri anziani
L’iniziativa presentata oggi a Roma in occasione della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi
Roma, 20 ottobre 2017 – Ritardi nell’accesso alle indagini diagnostiche a causa delle lunghe liste di attesa, difficoltà, dopo la diagnosi, nell’accesso ai farmaci innovativi, criticità particolari per i malati oncologici, difficoltà per gli anziani ad essere sostenuti nella prevenzione delle fratture con farmaci innovativi adeguati. Questi i problemi con cui si confrontano tutti i giorni i pazienti affetti da osteoporosi, tema del Convegno “Ama le tue ossa, proteggi il tuo futuro” svoltosi oggi a Roma in occasione della Giornata Mondiale dell’Osteoporosi e promosso dalla Fondazione FIRMO e Senior Italia FederAnziani.
Le due organizzazioni hanno lanciato una campagna di screening che si svolgerà all’interno dei Centri Sociali Anziani aderenti alla rete Senior Italia FederAnziani attraverso l’utilizzo di un nuovo dispositivo a ultrasuoni introdotto di recente per la diagnosi dell’osteoporosi. Gli screening consentiranno la misura dello spessore dell’osso corticale e la determinazione di un indice di densità strettamente correlato alla densità totale del femore del paziente ottenuta tramite DXA. Questa nuova tecnologia permette di ottenere una misura veloce, affidabile e ripetibile, e di valutare in modo molto semplice lo stato di salute del paziente.
“Attraverso l’utilizzo di tale dispositivo nei centri anziani sarà possibile eliminare i potenziali falsi positivi e snellire le liste d’attesa”, ha dichiarato il Presidente di Senior Italia FederAnziani Roberto Messina, “La nostra federazione è in prima linea accanto alle Istituzioni per rendere più tempestivo l’accesso alla diagnosi e alla cura e al tempo stesso è pronta a vigilare costantemente affinché il diritto alla salute del cittadino sia adeguatamente rispettato”.
“FIRMO – SENIOR ITALIA un partenariato salvaossa!”, ha dichiarato la Presidente Firmo, Maria Luisa Brandi, “Finalmente due realtà Italiane importanti si alleano per prevenire le fratture da fragilità partendo dalle competenze e dai pazienti che più necessitano di cure antifratturative, gli anziani. Da una combinazione perfetta non potranno che scaturire i risultati cui aneliamo da tanto, troppo tempo”.
“Progetti di prevenzione dell’osteoporosi sono interventi importantissimi”, ha dichiarato il Direttore Generale dei Dispositivi Medici e del Servizio Farmaceutico del Ministero della Salute, Marcella Marletta, “e le Istituzioni sono al fianco di questi interventi, proprio perché uno screening che possa diagnosticare precocemente un problema correlato all’osteoporosi, oppure che possa prevenire le fratture o le rifratture, ha un vantaggio in termini di risparmio per il Servizio Sanitario Nazionale. Dunque un vantaggio sotto il profilo della sostenibilità, ma anche utile ad orientarci verso quello che l’OMS chiama l’invecchiamento di successo, cioè una capacità dell’anziano di invecchiare senza patologie che invalidino la sua attività, la sua motivazione, la sua vita in generale. L’obiettivo di un progetto come questo è, quindi, da un lato curare l’osteoporosi, dall’altro rendere l’anziano più autosufficiente e portarlo da una semplice aspettativa di salute a quella che è un’aspettativa di salute in uno stato di benessere”.
Nel convegno si è evidenziato il diritto degli anziani, sancito dall’AIFA che con le sue note stabilisce ad accedere a farmaci innovativi che nella realtà non sempre si riesce a ottenere.
Una categoria di malati, infine, a prescindere dall’età, è particolarmente penalizzata: si tratta dei pazienti affetti da alcune patologie oncologiche che, trattati con farmaci blocco-ormonali che favoriscono l’insorgenza dell’osteoporosi, hanno difficoltà ad accedere a farmaci che consentano loro di contrastare tale patologia. Osteoporosi e fragilità ossea, in questi pazienti, sono ancora molto trascurate, soprattutto in termini di prevenzione.