Firenze, 11 ottobre 2016
Il 20 ottobre di ogni anno si celebra la Giornata Mondiale dell’Osteoporosi, promossa da IOF (International Osteporosis Foundation) e Fondazione F.IR.M.O. per convogliare l’attenzione mondiale del pubblico, delle Istituzioni e di quanti operano nel mondo della Sanità sui problemi relativi a questa malattia. Il tema di quest’anno, incentrato sull’ottimizzazione delle cure e degli interventi di prevenzione, tocca anche il rapporto tra alcune malattie croniche, come la celiachia, e l’osteoporosi.
La celiachia è una malattia genetica autoimmune, sempre più diffusa nel mondo moderno e ancora largamente sottodiagnosticata. Si caratterizza per l’intolleranza dell’organismo al glutine che è presente nel grano, nella segale e nell’orzo. Coloro che ne sono affetti subiscono danni alla superficie intestinale, che porta a uno scarso assorbimento di minerali e vitamine, e insorgenza di sintomi come diarrea e perdita di peso.
Le complicazioni causate dalla celiachia sono note quasi a tutti: anemia, cefalee, eruzioni cutanee, atrite, depressione, infertilità, ripetuti aborti spontanei e anche alcuni tipi di tumori. Non abbastanza diffusa è invece la consapevolezza che la celiachia porta anche a un aumentato rischio di osteoporosi. Infatti la progressiva distruzione dei villi intestinali causata dalla celiachia, con il conseguente malassorbimento di calcio, vitamina D e proteine essenziali costituisce un pericolo per la salute delle ossa, aumentando di molto la percentuale di rischio.
Per sensibilizzare il pubblico su questo problema e indicare alcune utili linee guida per la prevenzione, la Fondazione F.I.R.M.O., insieme a IOF ha preparato un documento illustrativo, liberamente scaricabile dal sito F.I.R.M.O., che fornisce indicazioni sintetiche ma essenziali tra i rapporti tra le due patologie e i consigli per salvaguardare la salute dello scheletro anche in presenza di celiachia.